GUIDA ALLA SCELTA DEI DPI |
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I DPI, dispositivi di protezione individuale, sono le attrezzature che il lavoratore deve indossare allo scopo di proteggersi contro i rischi che possano minacciarne la salute e/o la sicurezza nello svolgimento delle proprie mansioni.
L'uso dei DPI è consentito solo quando, dopo aver valutato ed adottato i possibili dispositivi di protezione collettiva tecnicamente adoperabili, rimanga un rischio residuo. La funzione dei DPI è quindi quella di eliminare o, nel caso ciò non fosse tecnicamente possibile, ridurre al minimo la probabilità di infortunio del lavoratore.
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TIPOLOGIE DI DPI
I DPI si dividono in tre categorie:
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PRIMA CATEGORIA
Proteggono da rischi di danni fisici di lieve entità:
- azioni lesive di lieve entità prodotte da strumenti metallici; - azioni lesive di lieve entità e facilmente reversibili causate da prodotti per la pulizia; - rischi derivanti dal contatto o da urti con oggetti caldi, che non espongano ad una temperatura superiore ai 50 °C; - ordinari fenomeni atmosferici nel corso di attività professionali; - urti lievi e vibrazioni inidonei a raggiungere organi vitali ed a provocare lesioni a carattere permanente; - azione lesiva dei raggi solari.
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SECONDA CATEGORIA
Tutti gli altri tipi di rischi non coperti dalle altre due categorie
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TERZA CATEGORIA
Proteggono da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente:
- inquinamento dell’atmosfera respirabile o deficienza di ossigeno (polveri, gas, …); - aggressioni chimiche e radiazioni ionizzanti; - temperatura d’aria non inferiore a 100 °C, con o senza radiazioni infrarosse, fiamme o materiali in fusione; - temperatura d’aria non inferiore a -50 °C; - cadute dall’alto; - tensioni elettriche pericolose.
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LA PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI |
Gli arti superiori vengono protetti da guanti ma anche mediante l'utilizzo di protettori dell’avambraccio.
Vista la molteplicità dei rischi anche i dispositivi di protezione per gli arti superiori sono di diverse tipologie.
GUANTI DI PROTEZIONE CONTRO I RISCHI MECCANICI |
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Si adoperano durante le mansioni che possono causare tagli da lama e da urti, abrasioni, foratura e strappi |
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GUANTI DI PROTEZIONE DA RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO |
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Vengono utilizzati quando vi sia manipolazione di reagenti chimici |
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GUANTI DI PROTEZIONE CONTRO IL CALORE O IL FUOCO |
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Servono per proteggere le mani dal fuoco, dal calore (per contatto, convettivo, radiante), da piccoli spruzzi o grandi proiezioni di metallo sfuso. |
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GUANTI DI PROTEZIONE CONTRO IL FREDDO |
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Si adoperano per proteggere dal freddo trasmesso per convenzione o conduzione fino a – 50 °C. |
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GUANTI ELETTRICAMENTE ISOLANTI |
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Salvaguardano da contatti accidentali con parti in tensione e coprono anche l’avambraccio. |
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GUANTI E PROTEGGI-BRACCIA DI MAGLIA METALLICA |
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Sono impiegati in quelle attività lavorative in cui un coltello viene avvicinato alla mano e all’avambraccio dell’utilizzatore particolarmente nel caso di utilizzo di coltelli a mano. |
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LA PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO |
La protezione degli occhi e del viso si si ottiene mediante l'utilizzo di occhiali o visiere oppure con dispositivi integrati in altri sistemi quali ad esempio le maschere antigas.
Gli occhiali provvedono alla sola protezione degli occhi mentre le visiere e le maschere proteggono anche il viso. Le lenti non devono compromettere la visione. Per individuare il protettore adatto è necessario seguire i seguenti punti:
- tipo di filtro; - classe ottica del protettore; - resistenza meccanica; - campi di utilizzo; - eventuali richieste di trattamenti antiappanamenti.
PROTEZIONE DAL RISCHIO CHIMICO
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- gli occhiali di sicurezza devono avere gli schermi laterali; - gli schermi facciali o maschere protettive sono richiesti nel caso travasi di materiali corrosivi o liquidi pericolosi in grandi quantità e non sotto cappa chimica; - chi indossa lenti a contatto deve essere informato dei particolari rischi che comportano. |
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PROTEZIONE DA RADIAZIONI LASER
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La sigla di identificazione riportata in modo indelebile sul filtro o frame deve riportare le seguenti voci: - massima potenza (W) e massima energia per impulso (J); - lunghezza d’onda o range di lunghezze d’onda; - numero di scala; - marchio di identificazione del costruttore; - marchio di certificazione CE (a partire dal 01/01/1995). |
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PROTEZIONE DA RADIAZIONI ULTRAVIOLETTE
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La norma tecnica che stabilisce i numeri di scala e i requisiti del fattore di trasmissione dei filtri per la protezione delle radiazioni ultraviolette è la norma UNI EN 170. |
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PROTEZIONE NELLE OPERAZIONI DI SALDATURA
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Sulla montatura, oltre al numero della norma tecnica e all’identificazione, dovranno essere riportati i simboli del o dei campi di utilizzo |
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LA PROTEZIONE DELL'UDITO |
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LA PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE |
Qualsiasi dispositivo per la protezione delle vie respiratorie deve riportare la marcatura CE di 3° categoria e l’omologazione secondo la norma tecnica di riferimento.
RESPIRATORI ANTIPOLVERE |
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I respiratori antipolvere filtrano l’aria inspirata. Esistono due tipi di dispositivi: i facciali filtranti antipolvere (indicati con FFP) e le maschere in gomma (semimaschera o pieno facciale) con filtri antipolvere (indicati con la lettera P). |
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RESPIRATORI ANTIGAS |
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I filtri per gas e vapori sono realizzati in carbone attivo trattato, in grado di trattenere i composti chimici per assorbimento fisico o chimico. |
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LA PROTEZIONE DEL CORPO |
Il corpo viene protetto mediante l'utilizzo di indumenti appositamente realizzati per proteggere da uno o più rischi.
Si possono trovare:
- indumenti a protezione localizzata: impiegati quando il rischio specifico è limitato ad una parte del corpo;
- indumenti a copertura limitata: utilizzati in caso di basse probabilità di accadimento e quando i pericoli non sono gravi;
- indumenti a copertura totale: sono indumenti permeabili all’aria ma non sono penetrati da gas, liquidi o particelle fini;
- indumenti alimentati con aria: sono indumenti a copertura totale pressurizzati e che presentano una doppia barriera contro l’entrata di agenti chimici.
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LA PROTEZIONE DEL CAPO |
Per proteggere il capo da urti o da cadute di materiale dall’alto possono essere utilizzati due diversi tipi di dispositivi:
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- elmetti di protezione destinati a proteggere la parte superiore della testa da lesioni che possono essere provocate da oggetti in caduta. |
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- copricapo antiurto destinati a proteggere da urti della testa contro un oggetto duro e immobile la cui gravità sia tale da causare una lacerazione o altre ferite superficiali. |
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LA PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI |
Tra questi dispositivi si possono distinguere calzature di sicurezza, calzature protettive e calzature da lavoro per uso professionale. A seconda della forma si deve scegliere il modello più adatto alle esigenze dell’utilizzatore tra calzature basse o alla caviglia, stivali al polpaccio, al ginocchio o alla coscia al fine di prevenire il rischio presente.
CALZATURE DI SICUREZZA |
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Ne esistono di diverse tipologie a seconda dei requisiti richiesti (es. calzatura antistatica, lamina antiforo, calzatura conduttiva, ecc.)
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CALZATURE PROTETTIVE |
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Hanno resistenza del puntale è pari a 100J. Categorie e requisiti sono individuati come per le calzature di sicurezza. |
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CALZATURE DA LAVORO |
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In queste di calzature non è prevista la presenza del puntale; categorie e requisiti sono individuati come per le calzature di sicurezza ma hanno come requisito supplementare la resistenza della suola agli idrocarburi. |
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