Il terzo passo previsto dalle Procedure Standardizzate è quello della Valutazione di Rischi (compilazione Modulo 3) associati ai pericoli individuati al passo precedente. Nel Modulo 3 devono anche essere riportate, seppur sinteticamente, le misure di prevenzione e protezione attuate ed il programma di miglioramento.
Il Datore di Lavoro, nell'effettuare la valutazione dei rischi, può adottare le metodiche ed i criteri che ritiene opportuni. Tuttavia, nei casi in cui la legislazione fornisce indicazioni specifiche(ad es. rischi fisici, chimici, biologici, incendio, videoterminale, movimentazione manuale dei carichi, stress lavoro-correlato, ecc.), dovranno essere osservati i principi previsti.
Per ciascun pericolo individuato nel Modulo 2, si deve accertare il soddisfacimento dei requisiti di legge verificando che siano attuate tutte le misure tecniche, organizzative, procedurali, DPI, misure di informazione, formazione e addestramento, di sorveglianza sanitaria (ove prevista) necessarie a garantire la salute e sicurezza dei lavoratori.
La valutazione dovrà tenere conto di quelle condizioni che possono determinare esposizione specifica ai rischi
Nella valutazione si terrà conto delle condizioni che possono determinare una specifica esposizione ai rischi come stato di gravidanza, differenze di genere, età, provenienza da altri Paesi e specifica tipologia contrattuale.
Qualora si verifichi che per alcuni pericoli non siano state attuate le misure previste dalla legislazione di cui sopra, necessarie a garantire la salute e sicurezza dei lavoratori, si dovrà provvedere con interventi immediati.
Il Modulo 3 consente di documentare sinteticamente la valutazione dei rischi, l’individuazione delle misure di prevenzione e protezione attuate e il programma di miglioramento.
Si può scegliere se effettuare la valutazione del rischio e la conseguente compilazione del Modulo 3 a partire dall’Area/Reparto /Luogo di lavoro o dalle mansioni/postazioni o dai pericoli individuati.
Il Modulo è suddiviso in due sezioni: “Valutazione dei rischi e misure attuate” e “Programma di miglioramento”.
La prima sezione è composta dalle seguenti colonne:
- colonna 1 - “Area/reparto/luogo di lavoro”
- colonna 2 - “Mansione/Postazione”
- colonna 3 - “Pericoli che determinano rischi per la salute e sicurezza ”
- colonna 4 - “Eventuali strumenti di supporto”
- colonna 5 - “Misure attuate”
La seconda sezione è composta dalle seguenti colonne:
- colonna 6 - “Misure di miglioramento da adottare e tipologie di misure preventive/protettive”
- colonna 7 - “Incaricati della realizzazione”
- colonna 8 - “Data di attuazione delle misure di miglioramento”
Il Modulo 3 deve riportare in modo coerente le aree/reparti/luoghi di lavoro (colonna 1), le corrispondenti mansioni/postazioni (colonna 2) individuati nel Modulo 1.2 ed i pericoli correlati (colonna 3) individuati nel Modulo 2.
Per quanto riguarda le attrezzature di lavoro dovranno essere indicate le singole tipologie di attrezzature già identificate nel proprio ciclo lavorativo/attività.
Ai fini di una più efficiente gestione delle misure di prevenzione e protezione di ciascun lavoratore, è possibile inserire (in colonna 2) una codifica specifica per ciascuna mansione identificata svolta in azienda dai lavoratori. Il codice potrà essere utile per collegare il nominativo dei lavoratori operanti in azienda alle mansioni svolte in documenti esterni come il libro unico del lavoro, i contratti, ecc.
Gli strumenti informativi di supporto in generale, ove utilizzati nel processo valutativo, andranno indicati nel Modulo 3 (colonna 4).
In relazione al pericolo specifico individuato (colonna 3) e ai relativi strumenti di supporto (colonna 4), le misure di prevenzione e protezione attuate (scelte, tra quelle tecniche, organizzative, procedurali, DPI, di informazione, formazione e addestramento, di sorveglianza sanitaria, ove prevista) dovranno essere riportate in colonna 5.
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